Project Consulting San Nikola Island Resort

Il progetto di recupero del patrimonio storico-vegetale dell’isola di San Nicola è visto come un problema di interpretazione: chi vi mette mano deve fungere da tramite tra la struttura originaria, per cesti aspetti improponibile al giorno d’oggi, e le odierne condizioni di utilizzo, mantenendo intatto lo spirito delle epoche precedenti nei luoghi ove è possibile.
E’ necessario, però, prendere atto che la sistemazione originaria non è sempre compatibile con la fruizione attuale e di progetto.
D’altra parte non vanno certo esclusi gli interventi di ripiantagione di specie, varietà ed ecotipi originari, soprattutto se viene fatto tesoro degli effetti che l’ambiente ha evidenziato col tempo sulla vegetazione.
Si potrebbe quindi parlare di un “progetto ereditario”, dove il progettista ha il compito di “capire” ed “aggiornare” il nuovo giardino storico, consapevole che potrà emergere una soluzione anche dissimile dal modello originario.
E’ ben chiara una stratificazione degli interventi, più o meno riusciti, realizzati a cominciare dal IX° secolo d.C. fino all’ultimo grande intervento del fine del XIX° secolo: il Castello Isabella ed il suo giardino all’italiana, stravolto dalla realizzazione di campi da tennis e dall’inquinamento con specie arboree assolutamente non tipiche come le conifere.
Si nota, inoltre, la formazione di un ecosistema para-naturale nel quale la vegetazione tipica e caratteristica tende ad affermarsi: è la macchia mediterranea che regala all’isola un aspetto quasi naturale, mitigando i più recenti interventi edilizi di forte impatto.
Il progetto di recupero e restauro delle aree verdi si articola e si suddivide in macro-aree:
La Pineta, Il giardino del Castello Isabella e La macchia mediterranea.

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